Da Bergamo a Modica: viaggiare in elettrico si può

Convenienza e relax
ci racconta Luca - “Ho deciso di passare all’elettrico la scorsa estate, quando ho accompagnato il cugino di mia moglie da Bergamo a L’Aia con la sua Tesla, notando che le soste non sono un problema e che ti fanno affrontare il viaggio con maggiore benessere. Inoltre, guidare nel silenzio più totale e con prestazioni interessanti aggiunge quella cosa in più che non guasta mai ...”. Del resto, può essere anche una scelta di convenienza: “Consigliarla agli amici? Più che consigliarla, li aiuto con un ragionamento molto semplice: se fai molti chilometri e hai i pannelli fotovoltaici a casa, non devi pensarci due volte, passa direttamente all’elettrico”.

Sì, ma quanto mi costa viaggiare in elettrico?
Pianificare per viaggiare in elettrico
Tornando al lungo viaggio di Sterpa, la partenza è avvenuta con un’adeguata pianificazione e una batteria carica al 100%, prediligendo soste tra i 200 e i 300 km di distanza l’una dall’altra, anche se il Suv-coupé della Ford è in grado di percorrere più strada. Si viaggia così con più tranquillità, sfruttando il tempo di ciascun rifornimento per sgranchire le gambe e rilassarsi. Del resto, le pause sono necessarie quando si affrontano viaggi così lunghi: vale per il guidatore, ma anche per i suoi passeggeri. E le soste non saranno mai troppo lunghe: con le stazioni di ricarica FAST HPC, bastano davvero pochi minuti per recuperare molti chilometri di percorrenza residua.
Ricaricare durante le soste
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